mercoledì 31 luglio 2013

Corpi estratti dalle macerie di Roberto Artioli "Corriere di Romagna"

Franco Calandrini torna in libreria con una difficile storia d'amore
di Roberto Artioli      
 
Il secondo romanzo di Franco Calandrini è in libreria. La vena letteraria del creatore del “Cortoimolafestival” e del “Ravenna Nightmare Film Fest’ prosegue dopo l’esordio di due anni fa con È colpa di chi muore.
Ora Calandrini firma Corpi estratti dalle macerie (edito da quarup), dramma esistenziale che coinvolge un uomo e una donna, in una terra lontanissima e sconosciuta ai più, almeno fino a qualche giorno fa: il Kazakhstan. Relegati in un appartamento in un lussuoso residence nella città di Atyrau, la coppia sta vivendo una storia d’amore difficile. La donna è infatti sposata con un altro uomo. La bufera imperversa fuori dalla struttura. È impossibile uscire. Il freddo, la neve e il vento impediscono ogni via di fuga e la coppia è costretta al confronto. L’uno non può sfuggire all’altro. Solo saltuari collegamenti con Skype interrompono il “duello” tra i due. «Il libro è ambientato in un luogo che ho frequentato per motivi di lavoro – spiega l’autore – e mi è sembrato perfetto per una storia di forti sentimenti. Ad Atyrau nessuno parla inglese, è una terra dove non si può rimanere passivi. Bisogna fare in fretta a comprendere qualche nozione di cirillico, altrimenti diventa impossibile perfino prenotare un taxi. In questo luogo i due protagonisti si ritrovano in una situazione che li mette di fronte alle loro responsabilità. Il tutto si svolge a poche centinaia di metri dal fiume Ural che è linea di confine tra Europa e Asia. Fuori c’è una tempesta di neve. Il freddo in Kazakhstan è qualcosa di insostenibile e finché non lo si sperimenta di persona è difficile comprenderlo».
Calandrini racconta una storia d’amore complicata, e forse compromessa, dove si è persa la spinta iniziale e accade qualcosa che costringe i protagonisti Ivan e Martha a prendere le cose sul serio: «È una storia come tante altre – spiega Calandrini –; il corteggiamento e l’innamoramento hanno lasciato spazio al quotidiano solo che ora i protagonisti devono prendere una decisione importante, vitale e fanno di tutto per non affrontare la situazione. Fino a che rimarranno nell’appartamento sanno che ci sarà ancora una speranza. Una volta usciti di lì non sarà facile tornare indietro». Calandrini parla anche dello stile narrativo prescelto: «La prima stesura assomigliava molto a una pièce teatrale ma poi, col sapiente intervento dell’editore, abbiamo modificato il registro. L’editore ha svolto un ruolo prezioso e fondamentale per la riuscita di un libro che a livello narrativo richiama esplicitamente il drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès».










http://www.quarup.it/leggi_recensione.php?idrecensione=194&idlibro=47

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